
L’ippovia traccia un grande anello intorno al Gran Sasso con diramazioni su itinerari minori creando un percorso che si snoda tra pascoli, boschi, borghi e paesi. Pensata per il trekking a cavallo, l’ippovia può ovviamente essere percorsa anche a piedi o in mountain bike e permette di conoscere lo straordinario patrimonio ambientale, ma anche storico e culturale di questo territorio così ricco di motivi di interesse.
L’ippovia ripercorre le antiche mulattiere e i sentieri utilizzati per secoli dagli agricoltori per raggiungere i campi in quota o dai mercanti per spostarsi tra i paesi posti sui diversi versanti del massiccio.
Il progetto si è sviluppato in totale armonia con l’ambiente e l’applicazione dei metodi di ingegneria naturalistica ha consentito di utilizzare materiali e tecniche tradizionali per ricostruire i muri a secco e le palizzate. Inoltre
sono stati ristrutturati gli abbeveratoi e sistemate le fonti, allestite le aree di sosta, i rifugi e i capanni per il ricovero dei cavalli.
Una accurata segnaletica indica i luoghi di interesse naturalistico o culturale insieme ai punti di ristoro e di ricovero, aziende agrituristiche e centri ippici.
Percorrendo i sentieri del versante teramano nel silenzio della montagna, si può ammirare il paesaggio del lato nord del Gran Sasso con Castelli, i Prati di Tivo, fino a giungere ai Monti della Laga spostandosi verso est. Proseguendo si entra nell’aquilano attraverso con il lago di Campotosto e la valle del Chiarino. Da qui in poi il territorio si apre su scenari punteggiati di borghi, castelli, abbazie. E’ il grande patrimonio storico e culturale della regione che ci viene incontro lungo il cammino: Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, Calascio con la splendida rocca, Capestrano, solo
per citare i più famosi.
Nel territorio della provincia di Pescara si possono ammirare i camosci nella Val d’Angri e assaggiare l’ineguagliabile formaggio pecorino di Farindola
